giovedì 18 marzo 2010

Volare sui gigli

Non mi ricordo se c'era luna,
e nè che occhi aveva il ragazzo,
ma mi ricordo quel sapore in gola
e l'odore del mare
come uno schiaffo.
A pà.
E c'era Roma così lontana,
e c'era Roma così vicina,
e c'era quella luce che li chiama,
come una stella mattutina.
A pà. A pà.
Tutto passa, il resto va.
E voglio vivere come i gigli nei campi,
come gli uccelli del cielo campare,
e voglio vivere come i gigli dei campi,
e sopra i gigli dei campi volare.

A Pà. Francesco De Gregori

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